LUIGI BOCCHERINI, LA CLEMENTINA
Zarzuela in 2 Atti
Libretto: Ramon de la Cruz
(Madrid, 1786)
Struttura
Ouverture, 12 Arie, 2 Recitativi Obbligati, 6 pezzi d’assieme; in alternanza con testi recitati.
Organico vocale
Clementina (S.), Narcisa (S.), Damiana (S. o Ms.), Cristeta (Ms.), Urbano (T.). Labaro (Br.),
Organico strumentale
2 flauti, 2 oboi, 2 fagotti, 2 corni, archi
Lo stile di Boccherini è generalmente semplice, spontaneo e immediato, caratterizzato sempre da una relativa libertà di concezione e di comportamento (Haydn lo stimava molto).
Queste caratteristiche si riscontrano anche ne ‘La Clementina’, un lavoro grazioso, elegante, leggero e scorrevole, del più autentico stile giocoso italiano, soprattutto di scuola veneziana, con tutti i caratteristici stilemi melodici e ritmici, con la chiarezza e la semplicità dell’armonia, con la strumentazione trasparente (è interessante la valorizzazione degli oboi e delle viole).
Le Arie, tutte ben caratterizzate, assecondano, con una adeguata varietà dinamica e agogica, la successione degli stati d’animo con la grazia tipica dello stile galante. Notevoli sono l’Aria di Clementina del 1° Atto (in un raro Do minore) e il Duetto Clementina/Urbano del 2°.
Quest’unico lavoro teatrale di Boccherini può essere considerato in generale un po’ retrò, se si pensa all’anno della prima rappresentazione (Cimarosa, che Boccherini conosceva bene, nel 1786 aveva prodotto ben 46 Opere; Mozart, nello stesso anno, compone ‘Le nozze di Figaro’; Galuppi, il creatore assieme a Goldoni, attorno alla metà del secolo, del modello di Opera giocosa italiana era morto l’anno prima). Ma la semplicità e direi l’ingenuità dello stile giocoso boccheriniano ben si adatta alla leggerezza semplice e popolare del libretto.