Altri quattro nuovi Cd

1  – ORCHESTRA DA CAMERA DI VENEZIA

Wilhelmine Von Bayreuth, Concerto per clavicembalo, flauto e archi

Jean Bernard Hoffmann, clavicembalo

Elisabeth Nyffeler, flauto

Friedrich Schwindl, Concerto per flauto e orchestra

Elisabeth Nyffeler, flauto

Direttore

Franco Piva

L’Orchestra da camera di Venezia è stata costituita negli anni ’70, durante la direzione artistica di Sylvano Bussotti al Teatro ‘La Fenice’, e ha svolto per conto del Teatro stesso una intensa attività promozionale con decine di concerti, sempre sotto la direzione di Franco Piva.

E’ stata più volte invitata al Festival di Aranno in Svizzera (fondato e diretto dalla flautista  Elisabeth Nyffeler assieme al baritono Laerte Malaguti) e i due brani riportati in questo Cd sono stati incisi In un Lp (Mondiodis, Parigi) nel 1976: costruiscono l’unico documento disponibile sia dell’Orchestra da camera di Venezia sia della pluriennale collaborazione fra l’orchestra stessa e il Festival  di Aranno  (era prevista una serie organica di registrazioni, ma questa è rimasta l’unica testimonianza).

Delle numerose composizioni che Wilhelmine Von Bayreuth (1709-1758), sorella di Federico II il Grande, ha scritto per i concerti serali che is tenevano al castello di Bayreuth, è giunto finbi a noim, se si eccettua l’Opera “Agenore”, soltanto questo concerto in Sl minre per clavicembalo, flauto e archi, ritrovato nella biblioteca di Wolfenbuttel e integrato nelle parti mancanti dal revisore Willy Spilling.

L’autrice appare, in questo delizioso lavoro, molto attenta a eterogenee sollecitazioni stilistiche, rielaborate in ogni modo con intelligenza e buon gusto; L’ingenuo ma suggestivo tentativo di fusione fra impostazioni strutturali e discorsive di provenienze diverse viene attuato alla luce di una sensibilità delicata e gentile e assume il sapore quasi di un gradevole ed elegante dialogo domestico.

Fiedrich Schwindl (1737-1786), un esponente alquanto significativo della “Mannheimerschule, fu un musicista molto attivo sia come compositore che come esecutore (era clarinettista, flautistae clavicembalista) e organizzatore: lavorò ad Amsterdam, Bruxelles, Londra, parigi, L’Aja, Zurgo, Ginevra, Losanna, Karlruhe. Scrisse 35 Sinfonie, 3 Ouvertures, alcune Opéra-comique e alcuni Singspiele, un Oratorio, una Messa e 4 Concerti, fra i quali quello in Re maggiore per flauto.

In questo lavoro risultano evidenti tutte le caratteristiche tipiche della maggior parte dei Mannheimer: la ricchezza del colore, la presenza di una notevole intensità e varietà armonica ed espressiva, la manifestazione di uno spirito più aperto allo “Sturm und Drang”.

Se da un lato, però, i sospiri di Mannheim caratterizzano in senso preromantico questo agitato e complesso periodo di transizione a cui appartiene anche Schwindl, continuano a rimanere, dall’altro, tutti gli stilemi provenienti dal periodo immediatamente precedente, ma svuotati, almeno parzialmente, del loro significato originario e non ancora completamente rivalutati da nuovi contenuti: l’ambivalenza non risolta provoca inevitabilmente la sensazione di un diffuso manierismo.

2  -  ORCHESTRA DA CAMERA Di radio romania

Béla Bartòk, Dieci danzeStrumentazione: Franco Piva

Franco Piva, Danze d’autunno per vcello concertante e orchestra da camera Op.52

Violoncello concertante: Alexandru Morosanu

Direttore: Franco Piva

Registrazione live in occasione di un concerto effettuato a Bucarest, per la Radio rumena, il 29 ottobre 1996.

La prima versione delle ‘Danze d’autunno’ è quella per due arpe (Op. 51), incisa dal Duo Salzedo.

Quella presentata in questo Cd è la seconda versione; la terza (Op. 60 )  è per orchestra e la quarta per pianoforte (Op. 62). Sugli stessi materiali è stata costruita la Sinfonia n. 4 (Op. 57) ed è stato successivamente composto il Concerto per viola e orchestra (Op. 90).

L’intensa e lunga ricerca che ha portato alla composizione dei sei lavori indicati è partita dalle forti suggestioni delle ‘Dieci Danze’ di Béla Bartòk, da me strumentate per orchestra da camera.

3  -  C L O R I N D A, Azione teatrale per voce recitante, danza e orchestra da camera da camera

Voce recitante: Michele Placido

Testi: Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, Canto dodicesimo

Regia: Gabbris Ferrari

Franco Piva

Hor che ‘l cielo e la terra e ‘l vento tace, Madrigale per archi Op. 64

Ricercare a dieci Op. 65

Intermusica Ensemble

Claudio Monteverdi, Combattimento di Tancredi e Clorinda

Solisti del Teatro Comunale di Bologna

Testo: Gastone Sarti

Clorinda: Maria Vittoria Romano

Tancredi: Mario Bolognesi

Direttore

Franco Piva

L’azione teatrale “Clorinda” è stata rappresentata nell’aprile 2001, nell’ambito della Rassegna ‘teatri aperti’ organizzata dalla Provincia di Perugia, a Cagli a a Città di Castello.

La registrazione del “Combattimento” monte verdiano, inserita in questo Cdè stata effettuata a Firenze, nella chiesa di S. Stefano, negli anni ‘80, per la ‘Classico Records (distribuzione Ricordi): stampata su LP è stata poi restaurata a Montevarchi   da Valter Neri.

L’intenso groviglio contrappuntistico del Ricercare a dieci determina una costante tensione drammatica che coinvolge gradualmente buona parte dello spazio ‘normale’ e che non comporta alcuna soluzione.

Composto nel 2000, per ‘Teatri aperti’, è stato inserito in un programma con danza – presentato a Cagli e a Città di Castello – che prevedeva la declamazione da parte di Michele Placido dell’episodio di Tancredi e Clorinda dalla ‘Gerusalemme liberata’ con l’esecuzione del ‘Combattimento…’ monteverdiano, del Madrigale per archi e del Ricercare a dieci di Franco Piva.

L’impostazione strutturale e stilistica dell’Op.64 di Franco Piva segue da vicino,  con pregnanti materiali moderni, quella dell’omonimo Madrigale dell’ottavo Libro di Claudio Monteverdi.

4  -  A  R  I  A  N  N  A, Azione teatrale per voce recitante, danza e orchestra da camera

Voce recitante: Livia Carmignani (testi di Ottavio Rinuccini)

Regia: Gabbris Ferrari

Pietro Antonio Locatelli, Concerto Grosso in Mi bemolle Maggiore ‘Il pianto di Arianna’

Franco Piva, Concerto Grosso sopra ìl ‘Lamento di Arianna’, per archi e arpa Op. 16

INTERMUSICA ENSEMBLE

Direttore: Franco Piva

L’azione teatrale Arianna è stata rappresentata nell’aprile 2001, nell’ambito della rassegna ‘teatri aperti’ organizzata dalla Provincia di Perugia, al teatro ‘Caio Melisso’ di Spoleto.

Il “concerto grosso sopra il “lamento di Arianna” è nato dalle forti suggestioni ricevute a seguito della ‘riscoperta’ e della esecuzione del “Concerto grosso in mi b maggiore ‘il pianto di Arianna’” di Pietro Antonio Locatelli, di cui segue sostanzialmente la struttura e l’organizzazione complessiva del discorso.

Il ‘Concerto grosso’ di Franco Piva si basa sul ‘lamento’ monteverdiano e realizza una ricerca sull’accostamento e l’alternanza di materiali seriali e di altri derivati dal sistema a ‘intonazione assoluta’ di Raffaele Cumar (scale pentafoniche a intonazione assoluta): nel balletto vengono utilizzati i primi per descrivere la situazione di tragica solitudine di Arianna e i secondi per incorniciare i suoi dolci ricordi.

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